Deglutire è un atto automatico molto complesso.
Il modo in cui deglutiamo evolve in vari stadi: dalla deglutizione fetale passiamo a quella infantile poi a quella mista e infine a quella adulta.
Durante lo svezzamento avvengono una serie di cambiamenti anatomo-fisiologici: nascono i primi denti, la laringe si abbassa, la lingua assume una posizione più arretrata e si ha la comparsa del linguaggio. In questa fase inizia il passaggio graduale da una deglutizione infantile ad una deglutizione di tipo adulto. Quando questo non si verifica, il persistere della deglutizione infantile causa l’insorgere della deglutizione deviata.
Il mantenimento della deglutizione infantile, può portare ad alterazioni della muscolatura oro-facciale determinando uno Squilibrio della Muscolatura Oro-Facciale (SMOF).
(foto1) |
(foto2) |
Suzione del dito |
Utilizzo prolungato del ciuccio |
Inoltre il posizionamento della lingua sul pavimento della bocca, in basso, tipica della deglutizione deviata, determina respirazione orale. Questo predispone maggiormente il bambino ad affezioni otorinolaringoiatriche (otiti ricorrenti, raffreddore cronico, infiammazione della gola, disfonie, abbassamenti di voce). In questi casi è molto importante considerare anche la componente allergica e alimentare.
Come intervenire ?
Prima di svolgere una terapia logopedica è indispensabile aver eseguito una valutazione logopedica mirata e approfondita, integrata dalla visita Ortodontica, Pediatrica o Osteopatica.
La valutazione logopedica è un processo fondamentale per individuare:
- la postura della lingua in fase di deglutizione, fonazione e a riposo;
- per valutare il tono della muscolatura oro-facciale (labbra, guance, ecc);
- osservare l’atteggiamento posturale globale (spalle, schiena, gambe, braccia) in posizione seduta, sdraiata e in piedi.
In questo modo è possibile osservare punti di forza e punti di debolezza della muscolatura oro-facciale e completare la propria analisi con un bilancio logopedico.
Alla luce dei risultati che emergono dalla valutazione, si delineano gli obiettivi terapeutici da perseguire.
Tempi e modalità d’intervento sono molto rigorosi per garantire un servizio efficace (utile alle difficoltà del bambino) ed efficiente (che permetta di raggiungere gli obiettivi preposti ottimizzando le terapie logopediche).
Il bambino deve eseguire gli esercizi impostati e calibrati per lui in sede di terapia, tre volte al giorno (mattina-pomeriggio-sera). In questo tipo di terapia, la ripetizione quotidiana dell’esercizio è fondamentale per automatizzare dei movimenti che sono automatizzati ma in modo scorretto. La reiterazione dell’esercizio permette di sostituire engrammi mentali.
Di fondamentale importanza è il ruolo della famiglia, poiché il lavoro impostato durante le terapie deve essere ripresentato a casa per 5 o 10 minuti al giorno, indispensabili per assimilare, apprendere e memorizzare le attività svolte.
A tal fine, durante le sedute, sarà costruito materiale specifico e personalizzato per esaltare i punti di forza e potenziare le aree deficitarie proprie di ogni bambino.
Ogni bambino necessita
del proprio incastro
per raggiungere
l’integrità delle autonomie
linguistiche e comunicative.