Con il termine Ipoacusia si intende la diminuzione della capacità uditiva conseguente ad un danno del sistema uditivo.
Può interessare un solo orecchio o entrambi.
Classificazione delle ipoacusie
- Ipoacusia trasmissiva: il danno, a carico del sistema uditivo, è individuato nell’orecchio esterno e nell’orecchio medio. Ad esempio è dovuto dalla presenza di un corpo estraneo nel condotto uditivo esterno o alla presenza di catarro nell’orecchio medio.
- Ipoacusia neurosensoriale: la lesione è localizzata nella coclea o nel nervo acustico.
- Ipoacusia mista: è presente una componente trasmissiva e una neurosensoriale.
- Ipoacusia centrale: le aree cerebrali deputate alla percezione degli stimoli sonori non svolgono la loro funzione.
- Ipoacusie lievi
- Ipoacusie medio
- Ipoacusia moderata
- Ipoacusia grave
- Ipoacusia profonda
Grado di perdita uditiva |
Livello in dB(decibell) del deficit acustico | Possibili problemi adulto | Possibili problemi bambino |
Normacusico | 0-15 | Nessuno | nessuna compromissione a livello linguistico |
Lieve | 16-25 | Una persona che ha questo tipo di perdita può avere una minima difficoltà di ascolto in un ambiente rumoroso o di parole sussurrate. | Possono presentarsi difficoltà nella percezione di alcune consonanti e può essere richiesto, a seconda dei casi, un intervento protesico-logopedico o chirurgico per la risoluzione delle patologie dell’orecchio medio. |
Media | 26-40 | Una persona che ha questo tipo di perdita può avere una minima difficoltà di ascolto in un ambiente rumoroso o di parole sussurrate. | Vengono percepiti correttamente solo alcuni fonemi ad una intensità elevata ed è presente un ritardo di acquisizione fonemica e di linguaggio; in questo caso un intervento protesico-logopedico o chirurgico per la risoluzione delle patologie dell’orecchio è necessario. |
Moderata | 41-65 | Una persona che ha questo tipo di perdita ha difficoltà in una normale conversazione senza l’aiuto di un’amplificazione. | Non viene percepita la maggior parte dei suoni linguistici a livello di conversazione e sono presenti ritardi di linguaggio e di apprendimento; gli interventi riabilitativi sono analoghi ai precedenti con l’aggiunta in alcuni casi di un supporto educativo nella scuola. |
Grave | 66-95 | Una persona che ha questo tipo di perdita avrà difficoltà considerevoli non solo nell’udire una conversazione ma anche i rumori ambientali senza l’aiuto di un’amplificazione. |
Non viene percepito alcun suono linguistico a livello di conversazione e sono presenti gravi problemi di acquisizione fonologica, ritardi di linguaggio e di apprendimento; gli interventi riabilitativi sono analoghi ai precedenti con l’obbligo di un supporto educativo nella scuola. |
Profonda | > 96 | Una persona con questo tipo di perdita trarrà uno, scarso beneficio dal solo input uditivo e si aiuterà attraverso soprattutto la vista (labio-lettura) e gli altri sensi. | Non viene percepito alcun suono linguistico e ambientale, sono presenti gravi problemi di acquisizione fonologica, ritardi di linguaggio e di apprendimento; gli interventi riabilitativi sono analoghi ai precedenti con l’obbligo di un supporto educativo nella scuola. |
Come intervenire ?
Prima di svolgere una terapia logopedica è indispensabile aver un quadro completo della situazione audiologica del bambino:
- Quando è stata fatta la diagnosi di ipoacusia
- Che tipo e grado di ipoacusia interessa il bambino
- Se è stato protesizzato e da quanto tempo
- Se è stato sottoposto all’inserzione dell’Impianto Cocleare (IC) e da quanto tempo
- Se ha svolto un iter riabilitativo logopedico prima e/o dopo l’utilizzo di protesi o Impianto Cocleare
- Quale équipe segue il bambino (audiometrista, audioprotesista, audiologo, foniatra, otorinolaringoiatra, pediatra, logopedista)
Se non è stata già eseguita, è importante compiere una valutazione multidisciplinare mirata e approfondita svolta da Neuropsichiatra Infantile, Logopedista e/o Neuropsicomotricista e/o Psicologo.
La valutazione logopedica è un processo fondamentale per conoscere il bambino e la difficoltà che lo interessa, analizzando le molteplici variabili e il loro peso.
In questo modo è possibile costruire un profilo comunicativo-linguistico e completare la propria analisi con un bilancio logopedico.
Alla luce dei risultati che emergono dalla valutazione, si evidenziano gli obiettivi terapeutici da perseguire.
Tempi e modalità d’intervento sono determinanti per garantire un servizio efficace (utile alle difficoltà del bambino) ed efficiente (che permetta di raggiungere gli obiettivi preposti ottimizzando le terapie logopediche).
L’approccio è di tipo Verbo-tonale, utilizzando materiale ludico (giochi di uso comune) e figurato (immagini che rappresentano suoni, fonemi specifici) per stimolare la produzione e la comprensione del bambino.
Di fondamentale importanza è il ruolo della famiglia, poiché il lavoro impostato durante le terapie deve essere ripresentato a casa per 5 o 10 minuti al giorno, indispensabili per assimilare, apprendere e memorizzare le attività svolte.
A tal fine, durante le sedute, sarà costruito materiale specifico e personalizzato per esaltare i punti di forza e potenziare le aree deficitarie proprie di ogni bambino.
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Ogni bambino necessita
del proprio incastro
per raggiungere
l’integrità delle autonomie
linguistiche e comunicative.